Se il genitore collocatario è più ricco deve versare un assegno al genitore meno abbiente

L'assegno
perequativo va versato all'altro genitore per il tempo che il minore trascorre
con lui
Il Tribunale di Milano con il decreto del 03.11.2015 ha stabilito che il genitore collocatario nel caso si trovi in una condizione economica di vantaggio rispetto all’altro genitore, quest’ultimo avrà diritto ad un assegno perequativo per il tempo che trascorre con il figlio.
La
decisione è stata motivata sostenendo che in caso i genitori abbiano redditi particolarmente
sperequati, per garantire che il minore goda dello stesso tenore di vita quando
sta con il genitore economicamente svantaggiato, l’altro genitore dovrà versare
un emolumento da destinare a quelle esigenze essenziali del figlio che
altrimenti il genitore debole non potrebbe garantire. Il tribunale chiarisce,
però, che si deve trattare di esigenze specifiche e chiare. Infatti, sarebbe
lesivo del diritto alla biogenitorialità, regolare i rapporti economici in modo
che il bambino da un genitore possa godere di ogni utilità e benessere (giochi,
alimentazione, abbigliamento etc.) e dall’altro non possa nemmeno avere utilità
minime. Si tratta di una lesione alla biogenitorialità perché, così, il minore
sarebbe scoraggiato a frequentare il genitore debole e identificherebbe il suo
benessere nell’agiatezza, allorché si trova con il genitore economicamente più
forte. In tal senso si è espressa anche la Corte di Appello di Milano con il
decreto del 11.08.2014 riconoscendo l’assegno perequativo.
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